Inizio Acqua : risorsa contesa R1
Le pale dei mulini "di Sopra", "di Sotto" e "dell'Olio" erano azionate dalle acque del cavo Diotti, promosso nel 1787 dall'avv. Diotti di Milano, proprietario terriero.
Si trattava di una deviazione delle acque del Clivio verso il corso della Bevera, affluente dell'Olona, realizzata allo scopo di azionare macine e seghe più a valle.
In reltà, il Diotti conosceva bene i "capricci" dell'Olona che alternava periodi di secca ad improvvise alluvioni e pensava che, in tal modo, si sarebbe assicurato l'approvvigionamento delle acque per l'irrigazione dei suoi campi a Rho.
La realizzazione dell'opera non fu facile: ad un primo assenso dell'imperatore Francesco Giuseppe, seguì la forte reazione degli altri utenti, i quali temevano che i prelievi superassero le immissioni. Solo dopo una nuova supplica all'imperatore d'Austria, presero il via i lavori.
Il cavo fu definitivamente interrato nel 1918.
Prima di tale intervento, la roggia molinara proveniente dal Clivio, era alimentata dalle sorgenti di Salurago, che contribuivano ad aumentarne l'esigua portata.
L'utilizzo delle acque era spesso causa di liti: nel 1820, alcuni proprietari terrieri della zona erano soliti deviare il corso del torrente per irrigare i loro fondi, impedendo in tal modo il lavoro delle macine.
Il proprietario dei mulini "di Sopra" e "di Sotto" intervenne per far cessare questi soprusi. Si scomodarono persino il Governo di Milano e il Consiglio di Stato del Canton Ticino perché "qualunque ulteriore deviazione delle acque"cessasse.

ACQUA AMICA E NEMICA

Le acque del fiume, fonte di vita, sono state purtroppo, da sempre anche causa di morte per annegamento: accadde, fra gli altri, a Maria Rasetti di 15 mesi nel 1840 e a Carolina Monti di 21 mesi nel 1850, proprio nella roggia del mulino "di Sotto".
Nel Parco della Valle del Lanza vorrei...

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